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COMMISSIONE EUROPEA – ANTICIPAZIONI PIANO TRANSIZIONE 5.0 2024/2025

Obiettivo: sostenere la transizione energetica dei processi produttivi delle PMI verso un modello più efficiente e sostenibile, al fine di incentivare la riduzione della domanda di energia, portando a un risparmio cumulativo di 0,4 Mtep nei consumi energetici nel periodo 2024-2026.

I dettagli del piano Transizione 5.0 saranno contenuti in un decreto legge dedicato, previsto tra dicembre e gennaio 2024.

Ambiti e spese ammissibili

Il Piano Transizione 5.0 prevede il finanziamento di tre differenti misure, volti al risparmio energetico o al miglioramento in efficienza energetica:

  1. Efficienza energetica (3.780 milioni)
  2. Autoconsumo e Autoproduzione (1.890 milioni)
  3. Formazione (630 milioni)

Nello specifico, relativamente alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, il Piano prevede la concessione di crediti d’imposta destinati alle imprese beneficiarie, che investiranno in:

  • acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0
  • acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse)
  • spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde.

L’ottenimento dei benefici fiscali sarà vincolato alla dimostrazione dei risultati conseguiti, misurabili in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. La quantità del beneficio fiscale aumenterà proporzionalmente ai miglioramenti ottenuti.

L’obiettivo del piano – si legge nel documento della Commissione – è di aumentare l’efficienza energetica e di implementare l’autoproduzione di energia rinnovabile nelle imprese, portando a un risparmio cumulativo di 0,4 Mtep nei consumi energetici nel periodo 2024-2026.

Aliquote spettanti

Il Piano Transizione 5.0 introdurrà almeno tre aliquote, strettamente correlate a due possibili benefici:

  1. Investimenti in beni 4.0: il risparmio energetico nei processi target pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi
  2. Investimenti non legati a specifici processi target: la riduzione del consumo finale di energia pari ad almeno il 3%.

Certificazione “ex ante” e “ex post”

Relativamente all’ottenimento dei benefici, in primo luogo sarà necessario presentare un progetto certificato ex-ante da un valutatore indipendente, il quale dovrà attestare che il progetto di innovazione rispetti i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Successivamente si procederà ad inoltrare una certificazione “ex post” per confermare l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle disposizioni stabilite nella certificazione ex-ante.

63 milioni di euro – pari all’1% del budget totale – saranno destinati allo sviluppo di una piattaforma informatica per:

  • gestire le certificazioni presentate dai beneficiari;
  • facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l’analisi; 
  • supportare le attività di monitoraggio e controllo.