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Rafforzamento delle competenze per la transizione industriale digitale e green

La Regione Emilia Romagna intende sostenere le aziende che investono sul potenziamento di competenze per sostenere la transizione digitale ed ecologica guidata dalla S3 regionale, l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa, con particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze STEM e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda ONU 2030.                                                          

Possono presentare domanda soggetti, enti, organizzazioni private iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) che svolgono un’attività economica, sia come aziende iscritte nel registro delle imprese che come soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, escluse le persone fisiche:

  • regolarmente costituiti, attivi e iscritti nel REA;
  • micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese;
  • con unità locale o sede operativa in cui si realizza il progetto nel territorio della regione Emilia Romagna.

Non possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi i soggetti operanti nel settore della produzione primaria di prodotti della pesca e dell’acquacoltura e quelli operanti in produzione primaria dei prodotti agricoli.

Il bando prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto – in regime de minimis e non cumulabile con altre agevolazioni pubbliche – nella misura massima del 75% delle spese ammissibili e per un importo non superiore a  50.000,00 euro, a fronte di un investimento complessivo non inferiore a 30.000,00 euro.

Sono ammissibili le seguenti linee d’intervento:

  1. investimenti in competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità;
  2. investimenti in nuovi prodotti e/o servizi e/o processi produttivi; nel miglioramento di prodotti e/o servizi e/o processi produttivi esistenti.
     

PRIMA LINEA

Il progetto deve illustrare un piano triennale di strategia aziendale articolato in:

FASE A – Rilevazione dei fabbisogni di specifiche competenze all’interno della realtà aziendale.

FASE B – Introduzione di azioni volte alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di competenze, anche in ottica di genere, indicando i percorsi di potenziamento delle competenze le modalità di finanziamento.

Le azioni riguardano:

  • l’introduzione di ricercatori ad alta specializzazione scientifica e figure professionali, anche manageriali e/o Temporary Manager, e/o esperti in digital marketing/marketing strategico, eco-design e transizione verde, sviluppo organizzativo ed Academy Aziendale/di filiera;
  • lo sviluppo di figure professionali e competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale, digitale ed ecologica e l’adattabilità al cambiamento, con particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze STEM e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda ONU 2030;
  • il rafforzamento e il potenziamento delle competenze interne anche attraverso simulazioni, study visit, esperienze presso altre aziende italiane o straniere (stage o trasferte);
  • le eventuali azioni finalizzate all’organizzazione e/o al funzionamento di Academy interne e/o di filiera.

SECONDA LINEA

Gli interventi dovranno prevedere:

  • la redazione di un piano strategico aziendale per la creazione, lo sviluppo, il rafforzamento e l’attrazione di competenze e/o per il loro trattenimento;
  • l’individuazione di un piano di azioni formative realizzate in autonomia o collegate alle misure FSE+.

Gli elementi minimi da indicare per quanto riguarda il progetto sono:

  1. la rilevazione dei fabbisogni;
  2. le modalità di intervento;
  3. il servizio da erogare e le sue modalità di erogazione;
  4. le azioni di rafforzamento e sviluppo competenze;
  5. il sistema di monitoraggio e di misurazione dell’impatto dei risultati.

Gli interventi potranno essere avviati dalla data di presentazione della domanda e conclusi entro il 31 dicembre 2024, realizzati presso unità locali e/o sedi operative ubicate in Emilia-Romagna e non dovranno ricomprendere attività oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna.

Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute dal beneficiario e integralmente pagate:                                 

  1. acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto, quali definizione, elaborazione e implementazione di modelli e/o strumenti per rilevazione, il monitoraggio e la valutazione dell’impatto del progetto;
  2. spese di trasferta, quali viaggio, vitto, alloggio del personale;
  3. spese generali in misura pari al 7% della somma delle voci A e B legati alla gestione del progetto, alla presentazione della domanda e della rendicontazione, che non dovranno essere rendicontate.

Non sono invece ammissibili quelle:

  1. relative agli interessi passivi, all’acquisto di terreni e relative al pagamento dell’I.V.A.;
  2. per tasse e imposte;
  3. per corsi di formazione professionale;
  4. generali di funzionamento e di gestione corrente.

La domanda deve essere presentata dalle ore 10.00 del 10/04/2024 alle ore 13.00 del 07/05/2024.

L’iter istruttorio sarà concluso entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.