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Recepimento della direttiva CSRD

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto delegato per il recepimento in Italia della direttiva (UE) 2022/2464, la cosiddetta direttiva CSRD.

Lo schema di decreto legislativo rafforza ed estende gli obblighi in materia di reporting di sostenibilità già imposti alle imprese dalla direttiva 2014/95/UE (c.d. “Non Financial Reporting Directive” o NFRD), concludendo un percorso intrapreso, a livello unionale, con l’Accordo di Parigi del 2015 e proseguito con il Sustainable Action Plan del 2018, nonché con il Green Deal europeo del 2019.

Dopo il Parlamento Europeo, il Consiglio UE, il 24 maggio 2024, ha annunciato l’adozione della Direttiva Due Diligence, CSDDD, o anche CS3D. A seguito della firma congiunta del Presidente del Parlamento Europeo e del Presidente del Consiglio Europeo, la Direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione, per poi entrare in vigore a decorrere dal ventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione. Gli stati membri avranno, poi, due anni di tempo per implementare i regolamenti e le procedure amministrative per conformarsi al testo giuridico UE.

La CSDDD delinea i requisiti delle misure di due diligence, in accordo con quanto previsto dalla Direttiva  CSRD, che le aziende devono implementare per prevenire, mitigare e rimediare agli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente, con riferimento alle operazioni proprie e dei partner commerciali.

Interessate dalla CS3D sono:

  • le società madri e le imprese UE con:
    • più di 1.000 dipendenti e un fatturato netto globale superiore a 450 milioni;
    • franchising che operano nell’Unione con un fatturato superiore a 80 milioni di EURO, di cui almeno 22,5 derivanti da diritti di licenza di euro nell’ultimo esercizio finanziario;
  • le Società madri e Società Extra che generano nell’UE:
    • un fatturato netto di oltre 450 milioni nell’esercizio finanziario, indipendentemente dal numero di dipendenti.

La CS3D prevede l’applicazione progressiva degli obblighi:

  • a partire dal 2027: le imprese con più di 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1.500 milioni di EURO;
  • a partire dal 2028: le imprese con più di 3.000 dipendenti e un fatturato superiore a 900 milioni di EURO;
  • a partire dal 2029: tutte le altre imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva (ovvero quelle con oltre 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di EURO.

Nelle prossime circolari approfondiremo nel dettaglio la CS3D anche con riferimento ai punti di contatto con la CSRD.