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Installazione di Infrastrutture per la Ricarica di Veicoli Elettrici

Erogazione di contributi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici effettuata da persone fisiche nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni, nonché da soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES).

Soggetti ammissibili

  • IMPRESE che, alla data della concessione e alla data di erogazione del contributo stesso, siano in possesso dei seguenti requisiti:
    • Hanno sede sul territorio italiano;
    • Risultano attive e iscritte al registro delle imprese;
    • Sono iscritte presso INPS o INIAL e hanno una posizione contributiva regolare;
    • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
    • Non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo, alcun altro contributo pubblico.
  • PROFESSIONISITI che, alla data della concessione e alla data di erogazione del contributo stesso, siano in possesso dei seguenti requisiti:
    • Presentino un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA (rigo VE50), non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il volume dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a euro 20.000;
    • Sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
    • Sono in regola con gli adempimenti fiscali;
    • Non hanno ricevuto ne richiesto, per le spese oggetto del contributo, alcune altro contributo pubblico.

Spese ammissibili

a) Acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.

Per tale voce di costo si considerano i seguenti specifici massimi ammissibili:

  • Infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kw a 22kw inclusi:
    • Wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo;
    • Colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina;
    • Infrastrutture di ricarica in corrente continua:
      • fino a 50 kw: 1.000 euro/kw;
      • oltre 50 kw: 50.000 euro per singola colonnina;
      • oltre 100 kw: 75.000 euro per singola colonnina.

b) Costi per la connessione alla rete elettrica così come identificati dal preventivo per connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica, stabilito secondo i criteri di cui alla lettera a);

c) Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica, stabilito secondo i criteri di cui alla lettera a).

Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono:

  • Essere nuove di fabbrica;
  • Avere potenza nominale almeno pari a 7,4 kw, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase;
  • Rispettare i requisiti minimi di cui all’art. 4 della delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020;
  • Essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari.

Agevolazione prevista

Contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili, nel limite dei massimali stabiliti dal regolamento de minimis.

Invio domande

Le date di apertura dello sportello per la presentazione delle domande di contributo dovranno essere comunicate dal Mite e/o Invitalia con successivo provvedimento.