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AGGIORNAMENTO PIANO TRANSIZIONE 5.0 / ERRATA CORRIGE

Obiettivo: sostenere la transizione energetica dei processi produttivi delle imprese verso un modello più efficiente e sostenibile, complementare a quella prevista dal piano Transizione 4.0,  al fine di aumentare l’efficienza energetica e implementare l’autoproduzione di energia rinnovabile nelle imprese, portando a un risparmio cumulativo di 0,4 Mtep nei consumi energetici nel periodo 2024 – 2026.

Il Piano Transizione 5.0 sarà oggetto di uno specifico decreto legge emanato entro la fine del 2023, in modo tale da essere operativo già dal 1 gennaio 2024 e operativo fino alla fine del 2025. La rendicontazione delle spese e la consegna delle certificazioni saranno prorogate ai primi mesi del 2026.

Ambiti e spese ammissibili

Relativamente alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, prevede la concessione di crediti d’imposta per il finanziamento di investimenti in:

  1. beni strumentali materiali o immateriali 4.0 per progetti di efficientamento energetico;
  2. sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, ad esclusione delle biomasse;
  3. formazione del personale in competenze per la transizione verde, prevista solo a fronte di un investimento in beni 4.0.

Aliquote spettanti

Il Piano Transizione 5.0 introduce almeno tre aliquote, parametrate al risparmio di energia e non alla dimensione dell’investimento, correlate agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici in:

  1. investimenti non legati a specifici processi target: la riduzione del consumo finale di energia è pari ad almeno il 3%;
  2. investimenti in beni 4.0: il risparmio energetico nei processi target pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi.

Ai fini della fruizione delle agevolazioni è necessario attivare un investimento che afferisca ai beni degli allegati A e B del Piano Transizione 4.0, tale per cui l’aliquota prevista dal Piano Transizione 5.0 si aggiunge a quella 4.0. In questo modo le tre aliquote, sommate a quella base 4.0 pari al 20%, permette di ottenere un valore massimo pari al 40%.

Fruizione del beneficio: certificazioni “ex ante” “ex post”

Relativamente alla procedura di fruizione del beneficio, sono necessarie due fasi:

1° FASE di “prenotazione” del credito: presentazione di un progetto certificato “ex-ante” – prima di effettuare l’investimento – da un valutatore indipendente che ne attesti il grado di innovazione nel rispetto dei criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia.                                                                                                                  

2° FASE di “fruizione” del credito: trasmissione di una certificazione “ex post” – ad investimento ultimato – che confermi l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle disposizioni stabilite in quella “ex-ante”.

Le tempistiche saranno quindi indipendenti da quelle previste dal piano 4.0.

Il meccanismo della doppia certificazione dovrebbe consentire al Governo di prevedere una limitazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Potranno produrre le certificazioni gli stessi soggetti abilitati a produrre quella tecnico-economica prevista dal Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale per la parte relativa all’efficientamento energetico:

  • EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) accreditate UNI CEI 11339
  • ESCO accreditate UNI CEI 11352
  • Organizzazioni accreditate ISO50001
  • Geologi, ingegneri e periti industriali iscritti all’ordine o facenti parte dell’organico della società richiedente la diagnosi energetica.

In questo caso ingegneri e periti industriali sarebbero quindi titolati a redigere sia le perizie per il credito d’imposta 4.0 sia quelle 5.0, mentre gli altri soggetti sarebbero abilitati solo a questa seconda attività.

E’ previsto lo sviluppo di una piattaforma informatica per:

  • gestire le certificazioni presentate dai beneficiari;
  • facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l’analisi;
  • supportare le attività di monitoraggio e controllo.